L’esame di teoria per la patente B è il primo passaggio per essere in grado di guidare un’auto. Si può decidere di studiare in totale autonomia, sostenendo il test da privatista presso la Motorizzazione Civile, oppure affidarsi a una delle tante scuole guida sul proprio territorio. In questo caso, a fronte di una spesa maggiore, si potrà approfittare di un vero e proprio insegnante, studiando in gruppo le modalità d’esame, le possibili domande e non solo.
Che si decida di optare per un sostegno o meno, è importante sapere come si svolge l’esame di teoria per la patente B, così da non incappare in brutte sorprese e ritrovarsi bocciati. Occorre ricordare, infatti, come i tentativi garantiti non siano affatto infiniti. Di questo però parleremo nel dettaglio più avanti. Ecco una guida completa per mettere piede nel mondo degli automobilisti.
Come si svolge l’esame di teoria patente B 2023?
Presentata l’istanza per iniziare il percorso, si hanno sei mesi di tempo per sostenere l’esame di teoria della patente B. Che il tutto avvenga da privatista o tramite scuola guida, è necessaria una prenotazione.
Non è possibile svolgere il test in nessun altro luogo se non all’interno dei locali preposti della Motorizzazione Civile. L’esame teorico della patente B si svolge attraverso un sistema informatico, rispondendo a 30 quesiti.
La modalità di svolgimento è molto semplice: non occorre far altro che indicare con una V le domande ritenute vere e con una F quelle considerate false. Si tratta di una prova a tempo e, una volta dato il via, si dovrà completare il tutto entro 20 minuti. Il regolamento prevede un certo margine d’errore, consentendo di superare l’esame per la patente B con un massimo di tre sbagli. A partire dal quarto, però, la bocciatura è automatica.
Prima ancora di iniziare, però, si richiede l’attivazione della propria postazione digitale. Ogni singolo candidato ha l’obbligo di presentare il proprio documento d’identità e, in seguito, digitale il codice fiscale all’interno del dispositivo che ha dinanzi.
Un breve passaggio introduttivo prima di potersi presentare alla propria postazione, che presenta uno schermo digitale touch, dove appariranno tutte le 30 domande. Il meccanismo viene spiegato dagli addetti ma è particolarmente intuitivo.
Sul display è facile individuare il cerchio con all’interno la V di vero e la F di falso, da cliccare secondo il proprio giudizio all’apparire di ogni domanda. La navigazione tra i vari quesiti è libera, ciò vuol dire che il candidato ha la possibilità di passare oltre, rispondendo magari prima agli interrogativi che ritiene più facili per la sua preparazione.
Al tempo stesso si può riconsiderare una risposta, tornando indietro e modificandola. Entro i 20 minuti di tempo pattuiti, non vi sono limiti alle modifiche apportabili. Al termine del test, si richiede di confermare le risposte cliccando sull’apposito tasto presente nella scherma conclusiva, che fornisce un riepilogo dell’esame per la patente B.
Una volta usciti dall’aula della Motorizzazione Civile, si dovrà attendere l’esito, con i test che saranno stampati e affissi all’esterno, riportando unicamente l’esito: ammesso o bocciato.
Quante volte si può rifare l’esame di teoria della patente?
Una volta presentata l’istanza in Motorizzazione Civile o attraverso una scuola guida, ha inizio la preparazione, che può avvenire da privatista, risparmiando, o meno. Non si ha però a disposizione tutto il tempo del mondo per completare questo step. Il sistema prevede infatti un massimo di sei mesi per sostenere il test.
Trenta domande, vero o falso, cui rispondere in 20 minuti, con soli tre errori ammessi. Nel caso in cui si venisse bocciati, si avrà a disposizione un solo altro tentativo. L’esame di teoria della patente B non può infatti essere ripetuto più di due volte con una sola istanza.
Nel caso in cui il candidato venisse bocciato in entrambe le circostanze, dovrà ripetere l’iter da zero, il che vuol dire presentare una nuova domanda. Si ricorda, però, che tra il primo e il secondo tentativo deve trascorrere almeno un mese, tempo necessario stabilito per rivedere la propria preparazione.
Esame di teoria patente B: divieti ed eccezioni
Vi sono dei divieti di cui tener conto quando si sostiene l’esame di teoria per la patente B di guida. Ecco quali sono:
- vietata la consultazione di testi di qualsiasi genere;
- non è possibile spegnere il PC;
- non possono essere attivi e in uso smartphone o altri apparecchi tecnologici similari;
- non è ammessa la presenza di estranei nel locale della Motorizzazione Civile, se non autorizzati.
Il verificarsi di qualunque di questi casi comporta l’immediata bocciatura del candidato. Esistono però dei casi particolari, che consentono lo svolgimento dell’esame di teoria per la patente B in maniera differente rispetto al consueto.
Tutti i candidati privi di licenzia media o titolo equivalente, privi di cittadinanza italiana o affetti da patologie tali da determinate difficoltà nella comprensione di un testo scritto, hanno facoltà di richiedere, presentando un’istanza precedentemente alla prova, di sostenere l’esame grazie all’ausilio di un file audio. Le domande saranno quindi ascoltate in cuffia, al fine di non disturbare gli altri presenti.
La Motorizzazione Civile offre inoltre la chance di sostenere l’esame in forma orale per tutti i candidati affetti da sordomutismo. Chiunque appartenga alle minoranze linguistiche tutelate dalle norme italiane (francese e tedesco), avranno modo di sostenere il test nella propria lingua.
Le domande dell’esame di teoria patente B: gli argomenti
Gli argomenti dell’esame teorico della patente B comprendono anche i contenuti relativi alle prove per le categorie A1, A2, A, B1 e BE. Vediamo di cosa si tratta:
- segnaletica stradale, segnalazioni e limiti di velocità;
- dare o ricevere precedenza;
- etica stradale e atteggiamento vigile alla guida;
- conseguenze alla guida date da stati d’animo alterati, affaticamento o assunzione di alcool, droghe e medicinali;
- distanza di sicurezza tra veicoli, tempi e spazio di frenata, rapporto tra stile di guida e tenuta di strada e condizioni atmosferiche;
- caratteristiche di differenti tipologie di strada;
- guida nelle gallerie stradali;
- fattori di rischio legati all’inesperienza altrui e categorie molto esposte come bambini, pedoni, ciclisti e soggetti con mobilità ridotta;
- rischi di manovra legati all’eventuale riduzione del campo visivo di alcuni veicoli;
- documentazione necessaria per porsi alla guida;
- regole di condotta in caso di incidente;
- riconoscimento dei principali difetti, in correlazione con sterzo, freno, sospensioni, luci, pneumatici, indicazioni di direzione, dispositivi di segnalazione acustica e sistema di scarico;
- uso delle cinture di sicurezza e dotazioni per la salvaguardia dei minori;
- regole d’uso dei veicoli legate all’ambiente;
- uso del casco e abbigliamento protettivo, qualora previsto;
- normative di circolazione in autostrada e strade extraurbane principali;
- responsabilità civile, penale e amministrativa;
- sistema sanzionatorio;
- organi di traino e limiti, così come sistemi di frenatura del rimorchio.
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