Ogni tipo di veicolo richiede una specifica licenza di guida, come stabilito dal Codice della Strada italiano. In questa occasione, esamineremo le categorie di patente più diffuse: la categoria A – con tutte le sue sottocategorie – e la categoria B. È importante ricordare che la patente è uno dei documenti indispensabili per la circolazione stradale in Italia, e la sua detenzione è obbligatoria per legge. La patente rappresenta l’autorizzazione ufficiale per la guida di veicoli a motore su vie pubbliche.
La patente a punti
A partire dal 2003 il Codice ha introdotto il meccanismo della cosiddetta patente a punti
Cosa prevede? Ogni soggetto consegue la sua patente con un totale di 20 punti
Chi perde totalmente i punti, è costretto a conseguire una nuova patente, e quindi superare nuovamente gli esami (pratico e teorico) per ottenere il documento. Per recuperare invece alcuni dei punti persi, è possibile seguire dei corsi appositi, organizzati presso le autoscuole.
Torniamo comunque al tema principale di questo articolo, i tipi di patente più comuni in Italia, che sono:
- AM: per ciclomotori 50 cc, si consegue dai 14 anni;
- A1: per motocicli fino a 125 cc, si consegue dai 16 anni di età;
- A2: dai 18 anni di età, per moto fino a 35 kW di potenza;
- A: abilita alla guida di tutti i tipi di moto; si consegue a partire dai 24 anni o dai 20 per chi è già in possesso della A2 almeno da due anni.
Patente AM: cosa puoi guidare
Tra i tipi di patente citati, la prima che è possibile conseguire in Italia è la AM, che viene comunemente chiamata patentino. È il documento che può essere conseguito da ragazzi a partire dal compimento dei 14 anni di età e con il quale è possibile condurre:
- ciclomotori: veicoli a 2 e a 3 ruote, con velocità massima non superiore a 45 km/h, motore di cilindrata non superiore a 50 cc e potenza massima non superiore a 4 kW
- quadricicli leggeri (minicar e quad): veicoli a 4 ruote, con massa in ordine di marcia non superiore a 425 kg, velocità massima non superiore a 45 km/h, motore di cilindrata non superiore a 50 cc se ad accensione comandata e non superiore a 500 cc se ad accensione spontanea; potenza massima di 4 kW per i quad (abitacolo aperto) da strada leggeri e di 6 kW per i quadricicli leggeri con abitacolo chiuso. Due posti a sedere incluso quello del conducente.
Come si consegue:
Per conseguire la patente AM è necessario superare una prova di teoria e una prova di pratica di guida.
Il rilascio del foglio rosa avviene solo dopo aver superato la prova teorica.
Patente A1: qual è e che veicoli puoi guidare
È possibile conseguire la patente A1 a partire da 16 anni di età.
Quali veicoli si possono guidare secondo il Codice della Strada:
- motocicli con o senza sidecar con cilindrata massima di 125 cc, potenza non superiore a 11 kW e rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg. Per poter essere guidato il motociclo deve rispettare tutti e tre i limiti;
- tricicli di potenza non superiore a 15 kW;
- macchine agricole o loro complessi che non superino i limiti di sagoma e di massa dei motoveicoli.
Come si consegue:
Gli esami consistono in una prova di teoria e in una di pratica di guida.
Il rilascio del foglio rosa avviene solo dopo aver superato la prova teorica.
Che differenza c’è tra patente AM e A1
Oltre alle differenti categorie di mezzi che si possono guidare con i due tipi di patente, sappiamo che la AM è conseguibile dai 14 anni e permette il trasporto di un passeggero solo dal compimento dei 16 anni. La patente A1 si può conseguire dal compimento dei 16 anni e permette il trasporto di un passeggero sin da subito.
Che cos’è la patente A2
Tra i vari tipi di patente della categoria A previsti in Italia, la A2 è quella che si può conseguire solo al compimento dei 18 anni di età e che serve per guidare:
- motocicli di potenza non superiore a 35 kW con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg e che non siano derivati da una versione che sviluppa oltre il doppio della potenza massima.
Anche in questo caso il conseguimento della patente avviene solo dopo il superamento di un esame teorico e uno pratico. Il primo è uguale a quello che si sostiene per conseguire le patenti A e B, un quiz a cui rispondere Vero o Falso, mentre la pratica deve essere eseguita con un motociclo senza sidecar, con cilindrata di almeno 250 cm³ e potenza nominale di almeno 20 kW ma non superiore a 35 kW e rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg. Se il motociclo è elettrico, il rapporto potenza/peso del veicolo deve essere di almeno 0,15 kW/kg.
Cosa puoi guidare con la patente A
La patente A consente di guidare qualsiasi tipologia di motociclo.
È possibile conseguirla al compimento dei 24 anni di età oppure a partire dai 20 anni per i soggetti che hanno già la patente A2 da almeno due anni. Con la patente A si possono condurre:
- tricicli di potenza superiore a 15 kW (dai 21 anni);
- motocicli, ossia veicoli a due ruote, senza carrozzetta (categoria L3e) o con carrozzetta (categoria L4e), muniti di un motore con cilindrata superiore a 50 cm³ se a combustione interna e/o aventi una velocità massima per costruzione superiore a 45 km/h (dai 24 anni).
Il conducente già in possesso della patente B, può conseguire la patente A solo superando l’esame pratico.
Patente B: quali veicoli puoi guidare
Nei vari tipi di patente descritti, la più diffusa e più conosciuta è la patente B, perché consente la guida delle auto. Si può ottenere a partire dai 18 anni di età, previo superamento di un quiz teorico e di una prova pratica di guida su strada.
Vediamo quali sono i veicoli che è possibile guidare con la patente B:
- motoveicoli (tricicli, quadricicli e motocicli, questi ultimi solo fino a 125 cm3 e 11 kW, ma solo in Italia);
- autoveicoli per trasporto di persone e di cose (anche autocarri e autocaravan) con massimo 9 posti totali compreso il conducente, e massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, anche trainanti un rimorchio leggero (fino a 750 kg). Si possono trainare anche rimorchi non leggeri, ma non devono pesare più della motrice (che non eccedano la massa a vuoto della motrice) e il complesso non deve superare la massa di 3,5 tonnellate;
- macchine agricole, anche eccezionali;
- macchine operatrici, eccetto quelle eccezionali;
- mezzi adibiti a servizio di emergenza, con massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate.
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